Risposte alle domande più frequenti

In questa sezione è pubblicato l'elenco delle informazioni e curiosità relative agli stabilimenti, al riciclo e alla tutela dell'Ambiente.
Queste rappresentano per noi un mezzo per dare una risposta a quesiti di carattere generale e specifici, che interessano la cittadinanza, gli operatori economici, e tutti coloro che vorranno consultarle. Tali informazioni sono consultabili liberaremente o attraverso il motore di ricerca sottostante.


Le discariche di rifiuti domestici (ma anche cumuli di rifiuti lasciati a lungo per strada), col tempo emanano biogas, grazie alla fermentazione batterica della componente umida dei rifiuti.
Il biogas è per una metà , metano, l’altra metà anidride carbonica; vi sono poi piccole quantità di azoto, ossigeno ed idrogeno solforato (responsabile della puzza di uova marce!). Questi gas sono INCOMPATIBILI con lo sviluppo di germi infettanti pericolosi per l’uomo e si disperdono nell’ambiente senza danni all’uomo ove non siano bruciati, od abbattuti con appositi dispositivi.

Al contrario: il biogas è una  risorsa.
Esso infatti può essere utilizzato a scopi energetici: ciò avviene in molte discariche della Campania e il biogas prodotto, viene utilizzato per illuminare, vie, parchi di interi quartieri delle nostre città.

Le discariche controllate e autorizzate sono costruite secondo progetti nel rispetto delle procedure previste dalle norme europee che garantiscono la tutela della salute umana ed il minimo impatto per l’ambiente circostante.

Questo implica tra l’altro una costante attenzione nella gestione della discarica che significa il controllo della presenza esclusivamente di rifiuti urbani e lo smaltimento dell’eventuale percolato, sistemi di abbattimento delle polveri e la raccolta del biogas che si sprigiona a seguito dei processi fermentativi della frazione umida del rifiuto solido urbano.

I rifiuti domestici non sono un pericolo per la salute; sono costituiti da frazione “umida” (circa un terzo composto da residui vegetali e animali, cibi, etc.) e da una frazione “secca” (carta, plastica, metalli, legno, vetro etc.).

Anche il deposito abbandonato di rifiuti domestici non costituisce rischio per la salute: infatti la fermentazione della componente umida dei “sacchetti” avviene con germi non patogeni per l’uomo, mentre la frazione secca in gran parte rimane inerte.

Non si può escludere che ci siano piccole frazioni improprie (vernici, olii, pile, piombo, etc.) che possono contaminare il terreno e, potenzialmente, rappresenta un futuro rischio alla salute.

È 1500 il numero verde che il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ha attivato per informare i cittadini su salute e rifiuti. Sarà possibile chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18: il flusso di chiamate sarà gestito sulle 30 linee disponibili, che potranno ricevere fino ad un numero complessivo di 5.000 telefonate al giorno.

Rispondono alle richieste operatori formati ed esperti del Ministero, con la collaborazione dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del Comando carabinieri per la tutela della Salute (Nas). Il telefono si rivolge a tutti i cittadini che vogliono avere notizie corrette sulla situazione sanitaria in Campania, sulla sicurezza alimentare e sui controlli sanitari attivati dal Governo.

Il Ministero del Welfare ha inoltre finanziato con 10 milioni di euro un Piano di intervento per la salute in rapporto all'emergenza rifiuti in Campania

(fonte Ministero Ambiente)

Una bottiglia torna ad essere una bottiglia. Un vasetto torna ad essere un vasetto.
Il riciclo del rottame di vetro permette il risparmio di materie prime (del 100%) ed energia (fino al 25-30%) nella produzione di nuovo vetro.

In Italia, a fronte di un quantitativo annuo di vetro riciclato superiore a 1.360.000 tonnellate, ogni anno vengono risparmiate materie prime di cava per circa 825.000 metri cubi e l’energia equivalente a oltre 1.400.000 barili di petrolio.

Il 60% delle bottiglie oggi immesse al consumo nel Paese sono fatte con vetro riciclato proveniente dalla raccolta differenziata nazionale

(fonte Coreve)

Una bottiglia di plastica del peso di 50 gr. può produrre attraverso termovalorizzazione, l’energia necessaria per tenere accesa una lampadina da 60 Watt per un’ora.

Il 75% del materiale utilizzato per fabbricare una maglietta può essere dato da bottiglie di bevande gassate riciclate.

(fonte Corepla)

Quasi il 90% della scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartoncino riciclato. Il 100% delle scatole per prodotti più fragili o voluminosi sono realizzate in cartone riciclato.

(fonte Comieco)

Da solo il comparto produttivo nazionale dell’industria del mobile è in grado di utilizzare quasi 4 milioni di tonnellate di legno all’anno. Se tutto il legno riciclato da Rilegno ogni anno (circa 1.570.000 ton.) venisse triturato si potrebbero riempire completamente 5 edifici grandi quanto il Colosseo di Roma.

I pannelli di truciolare prodotti ogni anno con il legno riciclato sarebbero sufficienti a coprire la superficie di tutta l’area edificata della città di Roma.

(fonte Rilegno)

Per cui l’acciaio risulta essere, per quantità, il materiale più riciclato.

E che il peso di 19.000 barattoli in acciaio per conserve è la quantità necessaria per produrre un'automobile. E che 7 scatolette da 50 gr. potrebbero diventare un vassoio. Con l’acciaio riciclato da 2.600.000 scatolette da 50 gr. si può realizzare 1 km. di binario ferroviario.

(fonte Cna)

...e che tutte le caffettiere prodotte in Italia (7.000.000 di unità) sono in alluminio riciclato. Con 3 lattine si produce un paio di occhiali. Ed ancora, con 800 lattine si può costruire una bicicletta completa di accessori. Ne occorrono 640 per fare un cerchione per auto.

L’alluminio è un materiale che si presta a una vastità di applicazioni e possibilità di riutilizzo, grazie alle sue proprietà.

(fonte cial)

Un inceneritore è un impianto il cui obiettivo principale è quello di bruciare i rifiuti. I rifiuti vengono sottoposti a una temperatura superiore a 1.000 gradi, trasformandosi così in gas.

Un termovalorizzatore aggiunge al trattamento termico dei rifiuti la funzione di produzione di energia, quindi si hanno due risultati: il trattamento dei rifiuti e la produzione di energia utile, cioè energia elettrica e calore. Con questo sistema si risparmiano delle risorse energetiche non rinnovabili, per esempio metano, petrolio o carbone che oggi vengono utilizzati per produrre 80% dell’energia che consumiamo.

La plastica riciclabile è ormai un bene così prezioso che presto in Gran Bretagna le discariche si potrebbero trasformare in miniere, con scavi realizzati apposta per estrarla. Secondo gli esperti infatti, sarebbero oltre 200 milioni le tonnellate di plastica sepolte nelle discariche del Regno dagli anni '80, quando il riciclaggio dei rifiuti non era ancora in voga.
E con il prezzo della plastica che ha raggiunto le 200 sterline alla tonnellata, si fa presto a capire perchè le discariche potrebbero diventare le nuove miniere.

Negli USA sono già tornati nelle discariche per estrarre plastica e metallo.
"Entro il prossimo decennio, le discariche-miniera saranno economicamente vantaggiose", ha detto al quotidiano inglese Times Peter Mills di New Earth Solutions, ditta specializzata nel trattamento e nel recupero dei rifiuti.

(fonte: ANSA)

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